Adriana Zarri

Tutto è grazia. L’ultima intervista



Vuoi dire qualcosa sul senso del peccato? In che cosa consiste?
Un’inchiesta recente ha confermato che le persone non vanno quasi più a confessarsi. Cosa ne pensi?

Ti dirò che io mi confesso di rado (un paio di volte all’anno sì e no). C’erano dei santi che si confessavano tutti i giorni. Ce n’era uno che si confessava due volte al giorno. Credo che questo sia una stortura.

Si dice che il peccato sia sbagliare bersaglio, sbagliare strada, modo di vivere. È vero?

C’è da dire che certe cose che noi consideriamo peccaminose una volta non lo erano. Una volta la Chiesa non condannava la schiavitù, per esempio (vedi san Paolo, la lettera a Filemone). C’è poi il peccato come rottura di donazione, di comunione. Il peccato è andare contro Dio e contro il volere di Dio, ma a me non piace questa parola. Meglio contro l’amore.

E poi c’è il peccato come rottura della relazione tra gli uomini a tutti i livelli (dalla violenza fino all’offesa personale. Su questo l’Evangelo è chiaro!).

Certo. Nel momento in cui si rompe l’armonia con Dio, la si rompe anche con gli uomini.

Il peccato esiste anche fuori dalla Chiesa?

Certamente! Fuori dalla Chiesa lo chiamano colpa, reato. Non vedo cosa cambia. Al di fuori della Chiesa non ha questa valenza di rottura di un rapporto con Dio, ma di un rapporto con una società. C’è lo stesso il senso del disordine.

Il peccato come senso del disordine?

Se no, non ci sarebbero le leggi di uno Stato laico, se non ci fosse questa consapevolezza della rottura di un ordine che non sarà più considerato da uno Stato laico un ordine divino, ma un ordine umano.

Si parlava prima di “valori non negoziabili”, di diritti umani. In questo senso può essere peccato non pagare le tasse, non rispettare le leggi, lasciarsi corrompere o non praticare la giustizia.

All’interno della Chiesa evidentemente c’è un malcostume dei peccati sopravvalutati e dei peccati sottovalutati. Mentre facciamo un dramma dei peccati sessuali, per esempio, non parliamo mai dei furti, della corruzione o delle tasse. Io non ho mai sentito in predica una condanna per chi non paga le tasse...

Lo hai scritto in un tuo recente articolo su “Rocca”. A questo proposito ha destato scalpore l’inchiesta fatta da un giornalista laico, Curzio Maltese, in cui si sottolineava il non pagamento delle tasse da parte della Chiesa istituzione. Sono problemi complessi che meriterebbero un approfondimento da parte di tutto il popolo di Dio. Al di là delle critiche ciò che va affermato con forza è che i cristiani debbono sempre rispettare le leggi e i diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.

Certamente. Bisogna, però, dire che oggi c’è una maggiore presa di coscienza su questi problemi. Penso, ad esempio, a don Luigi Ciotti. Lui sta dedicando la vita alla lotta contro ogni forma di illegalità. Non ci avevo mai pensato, ma combattere contro l’illegalità per affermare la giustizia è un atto rivoluzionario.


Per concludere questo discorso mi sembra utile riportare un’affermazione del cardinal Martini nel suo ultimo libro:

La Chiesa di Gesù Cristo deve contribuire a rendere il mondo più giusto e più pacifico. Secondo la Bibbia, la giustizia è più del diritto e della carità: è l’attributo fondamentale di Dio. Giustizia significa un impegno attivo e audace perché tutti possano convivere in pace. La giustizia deve vegliare affinché il diritto, come è formulato nelle leggi, consenta a tutti gli uomini un’esistenza dignitosa. Gesù ha dato la sua vita per la giustizia(...). Chi interviene al fianco degli uomini, che sono pecore senza pastore, e li riunisce rendendoli consapevoli, diventa pericoloso agli occhi dei potenti. I cristiani che adottano “l’opzione a favore dei poveri” di Gesù devono ancora oggi aspettarsi delle persecuzioni.


Domenico Budaci (intervistatore)



Tratto dal capitolo “Il peccato” nel libro “Tutto è grazia” di Adriana Zarri (Aliberti), l’ultima intervista concessa a Domenico Budaci dalla teologa recentemente scomparsa

Rif.: “il Fatto Quotidiano” del 14 maggio 2011 (pdf)

www.ibs.it/code/9788874247684/zarri-adriana/tutto-e-grazia.html